mercoledì 27 aprile 2011
Attenti alle truffe
Non fidatevi quindi facilmente, non sempre le sole email scambiate bastano, informatevi tanto sulla persona che dovete ospitare o sulla famiglia che vi accoglierà. A volte basta qualche telefonata in piu' magari con skype ed una webcam, per farsi un' idea precisa. Ricordatevi però prima di telefonare controllate con google il numero di telefono, a volte sono numeri che servono per fare SCAM.
mercoledì 13 maggio 2009
la normativa italiana riguardante il collocamento alla pari
L'Italia, con legge n. 304 del 18 maggio 1973, ha ratificato l'Accordo europeo "sul collocamento alla pari" stipulato a Strasburgo il 24 novembre 1969. L' età per essere au pair in Italia deve essere compresa fra i 18 e 30 anni. La durata del collocamento in questione non può superare il limite di 1 anno, prorogabile al massimo per un altro anno. Le ore lavorative dell' au pair cambiano a seconda della formula scelta. Ci sono quattro formule diverse:
con il Demi Pair si lavora per 15 ore alla settimana in 5 giorni per 3 ore al giorno, più
2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana ed 1 intero giorno libero alla settimana
con una paghetta di 120 € al mese;
con il Demi Pair Plus si lavora per 20 ore alla settimana in 5 giorni per 4 ore al giorno, più 2 sere di baby-sitting addizionale alla settimana e 2 interi giorni liberi e 3 sere libere alla settimana con una paghetta di 160 € al mese;
con la formula Au Pair si lavora per 30 ore la settimana in 6 giorni per 5 ore al giorno, più 2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana ed 1 intero giorno libero più 2-3 pomeriggi liberi e 3-4 sere libere alla settimana con una paghetta di 240 € al mese;
con Au Pair Plus si lavora 40 ore alla settimana in 6 giorni più 2-3 sere di baby-sitting addizionale alla settimana e 1 intero giorno libero, più 3-4 sere libere alla settimana con una paghetta di 300 € al mese. Inoltre per ogni 6 mesi di lavoro, la famiglia ospitante dovrà dare alla ragazza au pair 2 settimane di ferie retribuite e tutti i giorni festivi nazionali sono liberi. La ragazza alla pari deve disporre di tempo libero sufficiente per poter seguire un corso di lingua.
Le spese per il corso di lingua sono a carico della ragazza alla pari.
Le spese del viaggio sono sempre a carico dell' au pair. Un au pair che non dispone di un' assicurazione malattia valida in Italia può iscriversi volontariamente al Servizio Sanitario Nazionale. Spetta alla famiglia ospitante iscrivere l'au pair al SSN entro 10 giorni dall'arrivo presso la famiglia. I ragazzi alla pari che si sono iscritti volontariamente al SSN hanno parità di trattamento rispetto ai cittadini italiani. La famiglia ospitante non deve pagare nessun contributo previdenziale all' au pair, però è bene stipulare un' assicurazione privata chiamata Polizza Responsabilità Civile del Capofamiglia. Tale assicurazione copre tra le altre cose anche i danni cagionati da persone collocate alla pari. Risponde anche nel caso di infortunio della ragazza alla pari mentre accudisce il figlio dell' assicurato.
I ragazzi alla pari proveniente dagli Stati Membri dell'UE possono entrare in Italia senza dover richiedere un visto d'ingresso, inoltre la futura famiglia ospitante non dovrà richiedere nessun Nulla Osta al lavoro subordinato nè è necessaria l'autorizzazione al lavoro. In caso di soggiorni superiori ai tre mesi i cittadini comunitari devono però richiedere alla Questura del luogo di residenza della famiglia ospitante il rilascio della carta di soggiorno per cittadini Ue.
Gli au pair provenienti dai paesi extracomunitari devono presentare domanda, tramite la famiglia ospitante, all' Ufficio Provinciale del Lavoro per ottenere il rilascio dell' autorizzazione al lavoro per motivi di lavoro subordinato. Quando la famiglia ospitante avrà ottenuto l'autorizzazione al lavoro, essa dovrà richiedere un Nulla Osta al lavoro subordinato allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura UTG del luogo di residenza della famiglia stessa. L'autorizzazione al lavoro e il Nulla Osta sono poi spediti all' au pair perché essa possa richiedere il visto presso l' Ambasciata Italiana all'estero. Per maggiori informazioni riguardo il rilascio dei visti si prega di consultare i siti delle Ambasciate italiane all'estero del Paese che vi interessa
I ragazzi alla pari extracomunitari devono richiedere un permesso di soggiorno alla Questura del luogo dove risiede la famiglia ospitante entro 8 giorni dall'entrata in Italia. Il permesso di soggiorno va richiesto per motivi di lavoro subordinato. Per poter richiedere il permesso di soggiorno sono necessari l' autorizzazione al lavoro nonché il Nulla Osta. Inoltre l' au pair deve essere iscritta al Servizio Sanitario Nazionale Italiano o deve essere munita di una polizza di un' ente assicurativa straniera riconosciuta in Italia.
Il permesso del soggiorno per motivi di lavoro subordinato ottenuto al di fuori delle quote non è rinnovabile.
Vacanze-lavoro
Il programma vacanze-lavoro che si applica all' Australia ed alla Nuova Zelanda è rivolto ai giovani in età compresa tra i 18 ed i 30 anni compiuti al momento della richiesta del visto per vacanze-lavoro. La partecipazione al programma vacanze-lavoro è possibile una volta sola. Il motivo principale per il soggiorno di vacanze-lavoro deve essere quello di voler trascorrere le vacanze. Il lavoro è consentito solo se è di carattere occasionale e deve servire a guadagnare per il proprio mantenumento durante la vacanza. Chi fa domanda per un visto di vacanze-lavoro non deve avere figli a carico. Gli au pair devono essere in possesso di un titolo di viaggio che garantisce il loro ritorno in patria. Se al loro arrivo non sono ancora muniti di un titolo di viaggio devono disporre di mezzi finanziari sufficenti per acquistarne uno. Per chi è munito di un visto per vacanze-lavoro, l'autorizzazione al lavoro sarà rilasciata su richiesta della famiglia ospitante successivamente all'entrata della ragazza in Italia per un periodo di 6 mesi massimo. La famiglia ospitante dovrà fare domanda allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura UTG competente per luogo. Dopo l'arrivo del giovane in Italia, la famiglia ospitante dovrà richiedere il rilascio del Nulla Osta presso la Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente.
Il programma di vacanze-lavoro che si applica al Canada è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni compiuti al momento della richiesta del visto per vacanze-lavoro. La partecipazione al programma vacanze-lavoro è possibile una volta sola. Il motivo principale per il soggiorno di vacanze-lavoro deve essere di voler trascorrere le vacanze. Il lavoro è consentito solo se è di carattere occasionale e deve servire a guadagnare per il proprio mantenimento durante la vacanza. Ai partecipanti del programma vacanze-lavoro sarà accordato un permesso di soggiorno per motivi di lavoro per una durata di 6 mesi massimo. I giovani che desiderano partecipare al programma vacanze-lavoro devono essere cittadini canadesi e residente in Canada e in possesso di passaporto canadese in corso di validità. Il giovane deve disporre di mezzi finanziari sufficienti per poter mantenersi durante le prime settimane in Italia. Si deve richiedere il visto prima di lasciare il Canada. Non è possibile ottenere un visto dopo l'arrivo in Italia. Entro otto giorni dall'arrivo in Italia, il titolare di un visto per vacanze-lavoro dovrà recarsi alla Questura nella Provincia dove risiede la famiglia ospitante al fine di richiedere un permesso di soggiorno. Dopo l'arrivo del giovane in Italia nonché dopo la concessione del permesso di soggiorno al partecipante, la famiglia ospitante dovrà richiedere il rilascio del Nulla Osta allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura - UTG competente per luogo. I partecipanti al programma vacanze-lavoro dovranno stipulare per l'intera durata del soggiorno un'assicurazione malattia che copra i costi di trattamenti medici nonché di un eventuale ricovero ospedaliero e rimpatrio.
l'accordo di strasburgo
E’ possibile essere collocati alla pari anche negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda. In tal caso occorre documentarsi attentamente sulle varie disposizioni vigenti nel paese prescelto. Per lavorare alla pari nei paesi che non appartengono alla UE occorre ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria.
Le norme riguardanti i visti ed i regolamenti per viaggiare alla pari variano da Paese a Paese.
leggete il prossimo post per saperne di più sulla normativa italiana
venerdì 8 maggio 2009
i compiti dell' au pair
Ma nello specifico cosa l' au pair deve o non deve fare in casa vostra?
Per quanto riguarda i bambini all' au pair viene generalmente richiesto di lavarli, vestirli, preparargli da mangiare e farli mangiare, cambiare i pannolini, fare attenzione che non si facciano male etc.... ma secondo me non è questo o comunque non è solo questo quello che noi genitori ci aspettiamo dalla nostra au pair. Noi ci aspettiamo che queste ragazze amino i nostri figli come li amiamo noi, questo purtroppo è impossibile, ma state sicuri che non pretendiamo troppo quando immaginiamo che queste ragazze appena arrivate in casa nostra si buttino per terra e giochino realmente con i nostri figli così come piace a loro. Però non sempre avviene, alcune ragazze pensano che fare l'au pair significhi soltanto accudire materialmente i bambini e magari ogni tanto farli disegnare purchè non le facciano stancare molto. Una ragazza francese stava seduta sul divano a leggere una rivista ed il bambino giocava da solo, non gli rivolgeva neanche una parola, però lei era convinta di fare bene il suo lavoro perchè lo stava guardando, inutilmente le spiegavo che a me non bastava che lei lo guardasse da lontano, volevo che interagisse con il bambino, ma era tutto inutile, a lei non interessava minimamente. Questi comportamenti tra l'altro generano nei bambini il rifiuto della ragazza perchè non si sentono, a ragione, amati ed alla fine si rifiutano pure di essere toccati dalle au pair, non vogliono più che li lavino o che li vestano etc... e noi siamo costretti a mandarle via. Ci sono inoltre dei momenti in cui pur non facendo niente per il solo fatto di esserci pensano di stare lavorando, come quando le portiamo con noi al mare perchè ci dispiace lasciarle in casa e poi fanno il muso perchè gli chiedi di entrare in acqua con il bambino o di aiutarti a raccogliere palette e secchielli.
Inoltre alcune au pair hanno l' abitudine di chiudersi in camera loro pomeriggi interi per il solo fatto di essere libere. Ma non dovevi integrarti nella nostra famiglia come un membro di essa?
Passiamo adesso ai piccoli lavori domestici, ad alcune delle mie ragazze ho dovuto insegnare: a rifarsi il letto, ad apparecchiare la tavola, a stendere la biancheria ( l'ultima ragazza stendeva senza usare le mollette, mi ha detto che in francia non stendono!!!!!), a spazzare per terra, a pulire il loro bagno, a lavare usando spugnetta e detersivo le tazze che usavamo al mattino, figurarsi pulire i piatti, o farle stirare non ci ho nemmeno pensato!!
Questi tra l'altro sono i piccoli lavori domestici che dovrebbero svolgere, resto però fiduciosa perchè convinta del fatto che le ragazze in gamba ed in grado di dare concretamente una mano ci sono e sono tante, basta avere solo un pò di pazienza, quando cercate una ragazza non accontentatevi mai della prima che trovate, cercate sempre il meglio per voi e sopratutto per i vostri bambini.
mercoledì 6 maggio 2009
i costi per ospitare un' aupair
Prima di tutto la paghetta o come si dice in inglese "pocket money", che varia da paese a paese. In Italia la paga di un' au pair si aggira intorno alle 250 euro al mese, con le dovute differenze, in più se richiedete la formula "aiuto madre" o in meno se richiedete la formula "demi au pair", ( di questo vi parlerò dettagliatamente più avanti, ma se intanto siete curiosi potete consultare il sito www.aupair-online.com alla voce informazioni utili). Non alzate eccessivamente la paga, non conviene farsi concorrenza tra noi famiglie per accaparrarsi una ragazza, in quanto vi assicuro che questa è la giusta paga e ciò per tanti motivi. Innanzi tutto un' au pair non è una domestica, non va trattata come tale, ma come membro della famiglia, quindi come tale non deve avere una retribuzione altrimenti porrete in essere un rapporto di lavoro vero e proprio con tutto quello che ne consegue per la normativa italiana ( anche di questo ne parlerò in seguito).
Inoltre non dimenticate che la ragazza vive con voi e questo non è un costo trascurabile, voi fornite vitto e alloggio. Le ragazze vengono nelle famiglie italiane e trovano da noi nella maggior parte dei casi "la tavola apparecchiata ed il pranzo servito", questo nel senso che noi italiani non ci facciamo mai mancare niente e di conseguenza anche a loro, che possono, anzi devono, aprire liberamente il frigorifero e prendere ciò che vogliono, sempre chiaramente nei limiti della buona educazione. Le ragazze trovano anche una bella camera generalmente riscaldata e/o climatizzata ed in molti casi anche un bagno ad uso esclusivo. Quasi sempre inoltre viene offerto all' au pair la possibilità di usare internet gratuitamente usufruendo così della nostra linea adsl, della lavatrice, etc, insomma di una casa, ed io personalmente compro per le mie au pair delle schede telefoniche internazionali affinchè possano chiamare le loro famiglie. Alcuni offrono alle loro au pair i biglietti dei mezzi pubblici, altri mettono a disposizione una macchina con la benzina inclusa, altri offrono all'au pair un corso di italiano e c'è chi stipula un'assicurazione ( cosa tra l'altro raccomandata).
Alla fine del mese ospitare una ragazza alla pari vi assicuro che costa molto di più di quel che noi pensiamo, ma è ovvio siamo italiani e quindi non ci badiamo anzi quasi ci vergognamo perchè in cambio di così poco devono giocare qualche ora con i nostri figli!!!!!
Ricordatevi sempre però che queste ragazze non vanno mai sfruttate, non fate fare loro lavori pesanti, nè umilianti ( una ragazza mi raccontava che doveva servire a tavola quando la famiglia aveva invitati a pranzo). Dei compiti di un' au pair ne parlerò però la prossima volta
martedì 5 maggio 2009
trovare un au pair
Una volta registrati, se il sito non è gratuito come quello che vi ho consigliato, bisogna pagare una quota variabile per avere accesso agli indirizzi, numeri di telefono, e-mail etc delle au pair.
Fatto questo si può cominciare a contattare concretamente le ragazze che vogliono partire come au pair. Non scoraggiatevi se riceverete qualche no, se alcune ragazze vi piantano senza alcuna risposta, se molte di loro sembrano interessatissime e poi spariscono nel nulla, questo è del tutto normale. Contattate quante più ragazze possibile con una prima e-mail (naturalmente uguale per tutte, per non perdere troppo tempo), concentratevi sulle au pair che vogliono venire nel vostro paese, possibilmente nella vostra città, che parlano l'italiano (particolare rilevante se voi non conoscete bene la loro lingua), ragazze che abbiano già avuto esperienze precedenti come au pair ( è bene che sappiano cosa vanno incontro). Molte ragazze infatti hanno una visione diciamo "romantica" dell' essere au pair, pensano infatti soltanto alla loro avventura in un paese straniero, sottovalutando quanto è spesso dura gestire i bambini sopratutto se piccoli.
Quando avrete ristretto la vostra ricerca a quelle ragazze che sembrano interessanti per voi ed interessate a venire da voi, allora prestate molta attenzione alle loro fotografie, se necessario fatevene inviare ancora, dalle foto potete capire tante cose su di loro, se sono ad esempio allegre e vitali o al contrario se sono delle "mummie egiziane". Se poi queste ragazze abitano relativamente vicino, chiedete loro di passare un week-end con voi, eviterete brutte sorprese.
Una volta scelta la rosa di candidate mettete in chiaro tutto quello che vi aspettate da loro, rastate però sempre un pò sul vago riguardo ciò che non avete anche voi ben chiaro, e chiedete sopratutto flessibilità negli orari. Ricordate che queste ragazze una volta in casa vostra, si appiglieranno a qualsiasi piccola cosa voi avete detto o scritto pur di non fare un piccolo lavoretto in più.
Se siete abituati a stipulare contratti fatelo pure, ma per il lavoro alla pari non è necessario, infatti le e-mail che vi siete scambiati valgono già da contratto, per questo è meglio mettersi daccordo via e-mail in quanto si sa le parole volano.......
Non inviate denaro per il loro viaggio, che resta sempre a loro carico, potrete casomai regalare il biglietto di ritorno se la vostra au pair è stata brava e si è sempre comportata bene.
Non promettete paghe da capogiro per accaparrarvi prima una ragazza, se questa è interessata a stare con la vostra famiglia lo farà anche con la giusta paghetta da au pair che ricordo si aggira a circa 250 euro mensili. ma dei costi da sostenere per una ragazza alla pari ne parleremo meglio la prossima volta.
arrivederci a presto
lunedì 4 maggio 2009
una straordinaria esperienza
ho creato questo blog per parlare delle mie numerose esperienze con le ragazze alla pari e potere aiutare tutte le famiglie o le ragazze che volessero intraprendere questa straordinaria esperienza. Ho già ospitato almeno una decina di ragazze alla pari, anche se devo ammettere con molte di loro non ha funzionato e sono stata costretta a rimandarle a casa.
Nonostante ciò resto fermamente convinta che quella di ospitare ragazze straniere è un'esperienza che arricchisce tutta la famiglia.
Le prime due ragazze che sono venute a casa nostra, sono state davvero in gamba. La prima una ragazza ungherese molto bella e molto dolce ha saputo interagire così bene con il bambino che con lei noi genitori potevamo rilassarci completamente e non temere nulla. La seconda, una ragazza austriaca, determinata e forte, ha insegnato tante cose al bambino ed anche a noi genitori.
Purtroppo i guai sono cominciati quando abbiamo ospitato le ragazze svedesi, una era depressa e soffriva di forti emicranie, l'altra era anoressica e sicuramente anche lei con altri gravi problemi. Entrambe non erano minimamente interessate al bambino. sono stata costretta a rimandarle a casa. Potrei continuare a descrivere tutte le mie aupairs, ma sono sicura che risulterebbe noioso, ecco perchè la prossima volta vi darò dei consigli su come trovare in fretta la vostra au pair ideale.